Quiche con il radicchio

Provare, sperimentare, per me e per le amiche che a differenza della sottoscritta non vivono l’ansia da assenza di cibo. Io proprio non riesco ad abituarmi. E allora appena ne ho la possibilità adoro mettermi ai fornelli.

Questa volta avevo assolutamente bisogno di provare a lavorare la mia nuova scoperta, la farina di timilia semolata. L’ho comprata a Grottaglie ed è dell’azienda Terre e Tradizioni. L’impatto è stato immediatamente positivo. Morbido l’impasto e sicuramente più elastico di quello che  facevo con la classica farina doppio zero.

La cosa  più semplice che mi è venuta in mente è stata una bella quiche. Sarà che stavo sfogliando le foto del mio recente viaggio a parigi dove, a dirla tutta, ho avuto quasi più problemi che in Marocco. Aaaa Paris Paris….

Ma passiamo alla ricetta. Per l’impasto ho utilizzato

– 400 grammi di farina

– 200 grammi di burro senza lattosio

– 120 grammi di acqua bella fredda

– e il sale …vorrei dire quanto basta, ma so che chi non è avvezzo alla cucina non sa mai quantificare il maledetto q.b., quindi su 400 grammi di farina io uso 10 grammi di sale.

Dopo aver impastato, ho conservato la pallozza nella pellicola e l’ho fatta riposare per 20 minuti nel frigorifero.

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Il ripieno della quiche è un po’ un test personale. Solitamente ci metto dentro tutto quello che ho in casa. Quel giorno il mio frigo offriva radicchio e formaggio senza lattosio. Il radicchio l’ho un po’ rosolato nell’olio extravergine d’oliva. Nel frattempo ho miscelato due uova, uno yogurt bianco senza lattosio e il parmigiano grattuggiato. Una volta che il radicchio si è raffreddato ho unito tutti gli ingredienti.

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Dopo aver imburrato e infarinato la teglia, e dopo aver adagiato la pasta brisè, ci ho grattuggiato a julienne un bel po’ di formaggio senza lattosio, ho versato il miscuglio preparato a parte e ho infornato a 180 gradi. La quiche è pronta quando il formaggio  fa la crosticina.

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